La legge 16 dicembre 2024, n.193 introduce significative novità per il settore delle startup innovative, con l’obiettivo di rafforzare il tessuto imprenditoriale, stimolare gli investimenti nel settore tecnologico e concentrare le agevolazioni sulle imprese con un reale potenziale di crescita e innovazione.

Di seguito, le principali modifiche:

Nuovi Requisiti per le Start-up Innovative

  • Obbligo di essere PMI: Una delle principali innovazioni riguarda l’obbligo per le startup innovative di qualificarsi come PMI, secondo la raccomandazione 2003/361/Ce della Commissione europea. Ciò impedisce che società controllate da grandi imprese o gruppi industriali possano beneficiare delle agevolazioni previste per le startup innovative
  • Attività Prevalente: la nuova disciplina esclude le società con attività prevalente di agenzia o consulenza, privilegiando quelle dedicate allo sviluppo e alla commercializzazione di prodotti o servizi ad alto valore tecnologico

Estensione della Permanenza nel Registro delle Imprese

  • Requisiti per la permanenza nel Registro imprese: La legge introduce criteri più stringenti per la permanenza nella sezione speciale del Registro delle imprese, riducendo il periodo base da cinque a tre anni. Tuttavia, le startup potranno prolungare la permanenza fino a cinque anni se soddisfano almeno uno dei seguenti requisiti:

Incremento del 25% delle spese di ricerca e sviluppo;

Stipula di un contratto di sperimentazione con una pubblica amministrazione;

Aumento del 50% dei ricavi o dell’occupazione dal secondo al terzo anno;

Costituzione di una riserva patrimoniale superiore a 50.000 euro mediante finanziamento convertendo o aumento di capitale;

Ottenimento di un brevetto.

  • Fase di Scale-up: Un’ulteriore estensione fino a quattro anni complessivi è prevista per il passaggio alla fase di “scale-up”, nel caso in cui la società realizzi un aumento di capitale a sovrapprezzo superiore a 1 milione di euro o registri un incremento dei ricavi superiore al 100% annuo.

Incentivi Fiscali per Investitori

  • Detrazione IRPEF: Fino al 31 dicembre 2024, è possibile usufruire di una detrazione fiscale del 50% sull’IRPEF per investimenti fino a 300.000 euro effettuati da persone fisiche nel capitale di start-up innovative, a condizione che l’investimento sia mantenuto per almeno tre anni.
  • Esenzione Plusvalenze: Le plusvalenze realizzate da persone fisiche derivanti dalla cessione di partecipazioni in start-up o PMI innovative sono esenti da tassazione se reinvestite entro il 31 dicembre 2025 in altre start-up o PMI innovative.

Agevolazioni per Incubatori e Acceleratori Certificati

  • Credito d’Imposta: A partire dal 2025, gli incubatori e acceleratori certificati possono beneficiare di un credito d’imposta pari all’8% del capitale investito in start-up innovative, fino a un massimo di 500.000 euro annui, con l’obbligo di mantenere l’investimento per almeno tre anni.

Esenzione Fiscale per Venture Capital

  • Investimenti Minimi: Casse di previdenza e fondi pensione possono beneficiare di un’esenzione fiscale sui redditi derivanti da investimenti in start-up, a condizione che almeno il 5% degli investimenti sia destinato al venture capital, soglia che sarà elevata al 10% dal 2026.

Obblighi Informativi

  • Aggiornamento Dati: Le start-up innovative devono aggiornare annualmente i dati riportati nella sezione speciale del registro delle imprese, inclusi informazioni su brevetti, ricavi e spese in ricerca e sviluppo.

Effetti attesi e periodo transitorio

La nuova normativa prevede una riduzione del numero di startup innovative iscritte nel registro, con un conseguente incremento del gettito fiscale. Infatti, secondo la relazione di accompagnamento, meno del 40% delle imprese iscritte tra il 2013 e il 2017 ha registrato una crescita sufficiente a rispettare i requisiti ora imposti dalla legge n.193.

Le startup già iscritte nel registro al 18 dicembre 2024 avranno un periodo transitorio per conformarsi ai nuovi requisiti:

  • Startup iscritte da più di 18 mesi: 12 mesi per adeguarsi;
  • Startup iscritte da meno di 18 mesi: 6 mesi per adeguarsi.

Se non rispettano i requisiti, potranno comunque trasferirsi nella sezione dedicata alle PMI innovative, come previsto dal decreto legge 3/2015.

Ruolo degli incubatori certificati

La legge amplia il ruolo degli incubatori certificati, che potranno svolgere non solo attività di incubazione, ma anche supporto e accelerazione delle startup innovative. Tuttavia, questa nuova tipologia di incubatori sarà iscritta in una sezione separata del Registro delle imprese e non beneficerà delle agevolazioni fiscali previste per gli incubatori tradizionali.

Conclusioni

La normativa rappresenta un passo verso la creazione di un ecosistema di startup più solido e sostenibile, riducendo il numero di imprese che possono accedere alle agevolazioni, ma garantendo maggiore qualità e crescita nel settore.